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Intestino sano: i 5 errori che stai facendo e che dovresti evitare

Concept per intestino sano: primo piano di addome femminile con emoji sorridente

Correggi le tue abitudini per migliorare la salute intestinale

Un intestino in salute è alla base del nostro benessere generale: non solo perché regola la digestione, ma anche perché influisce sul sistema immunitario, sull’energia quotidiana e persino sull’umore. Eppure, spesso ci troviamo ad affrontare disturbi come gonfiore, stitichezza, diarrea o senso di pesantezza senza comprenderne fino in fondo la causa. La buona notizia è che, nella maggior parte dei casi, si tratta di piccoli errori quotidiani che possiamo correggere con semplici accorgimenti.

Come farmacisti Più Medical, vogliamo aiutarti a riconoscere e correggere le abitudini che mettono a dura prova l’equilibrio intestinale. Continua a leggere per scoprire quali sono i 5 errori più comuni, i sintomi che provocano e i consigli pratici per ritrovare regolarità e benessere.

L’importanza di un intestino sano e regolare

L’intestino non è soltanto l’organo deputato all’assorbimento dei nutrienti: è un vero e proprio centro di controllo del nostro organismo. Ospita miliardi di batteri “buoni” che costituiscono la flora intestinale, essenziale per digerire correttamente, produrre vitamine e difenderci dagli agenti patogeni.

Un intestino in equilibrio significa:

Quando invece la regolarità intestinale viene meno, compaiono sintomi come gonfiore, digestione lenta, dolori addominali o alterazioni dell’alvo (stitichezza o diarrea). A lungo andare, questi disturbi possono influenzare la qualità della vita e indebolire le difese dell’organismo.

I 5 errori che stai facendo (e come evitarli)

1. Trascurare un’ alimentazione equilibrata e sana

Perché è un errore: un’alimentazione povera di fibre, ricca di zuccheri raffinati, grassi saturi o cibi industriali mette in difficoltà l’intestino. Le fibre, infatti, nutrono la flora batterica e favoriscono il transito intestinale. Al contrario, una dieta squilibrata può provocare gonfiore, digestione lenta e stitichezza.

Sintomi principali:

Come evitarlo: integra frutta, verdura, cereali integrali e legumi nella tua dieta quotidiana. Ricorda di variare spesso gli alimenti per garantire una gamma completa di nutrienti e fibre diverse.

2. Non bere abbastanza acqua

Perché è un errore: la disidratazione è una delle cause più frequenti della stitichezza. L’acqua rende le feci più morbide e facilita il loro transito nell’intestino. Senza un adeguato apporto idrico, anche le fibre non riescono a svolgere la loro funzione.

Sintomi principali:

Come evitarlo: bevi almeno 1,5-2 litri di acqua al giorno, aumentando l’apporto in caso di attività fisica, sudorazione intensa o caldo. Alterna acqua naturale a tisane non zuccherate per mantenere una buona idratazione.

3. Condurre una vita troppo sedentaria

Perché è un errore: il movimento stimola la motilità intestinale. Al contrario, la sedentarietà rallenta il transito delle feci, favorendo gonfiore, stitichezza e un generale senso di pesantezza. Inoltre, riduce la capacità del corpo di gestire lo stress, altro nemico dell’intestino.

Sintomi principali:

Come evitarlo: pratica attività fisica regolare, anche leggera. Basta una camminata veloce di 30 minuti al giorno per stimolare la peristalsi intestinale. Yoga e stretching, inoltre, aiutano a ridurre lo stress che si ripercuote sulla digestione.

4. Ignorare i segnali dello stress

Perché è un errore: l’intestino è strettamente connesso al sistema nervoso, non a caso viene definito “secondo cervello”. Stress, ansia o preoccupazioni possono alterarne la funzionalità, provocando diarrea, colon irritabile o alternanza tra stipsi e scariche frequenti.

Sintomi principali:

Come evitarlo: impara a gestire lo stress con tecniche di rilassamento, come respirazione profonda, meditazione o sport. Mantieni ritmi di sonno regolari e non trascurare i momenti di pausa durante la giornata.

5. Usare in modo scorretto farmaci o lassativi

Perché è un errore: l’uso frequente di lassativi stimolanti o di farmaci senza indicazione medica può alterare la flora intestinale e rendere l’intestino “pigro”. Anche l’abuso di antibiotici, se non accompagnato da probiotici, può impoverire la barriera intestinale favorendo diarrea o disbiosi.

Sintomi principali:

Come evitarlo: utilizza i farmaci solo quando realmente necessari e sempre su consiglio medico o del farmacista. Se stai assumendo antibiotici, abbinali a probiotici selezionati per proteggere la flora intestinale.

I prodotti consigliati dai farmacisti Più Medical per un intestino sano e regolare

Per aiutarti a prenderti cura del tuo intestino, i farmacisti Più Medical hanno selezionato una gamma di prodotti mirati: probiotici di ultima generazione, integratori di fibre, tisane funzionali e soluzioni naturali che supportano la regolarità intestinale. La scelta varia in base alle esigenze specifiche di ciascuno, dal gonfiore occasionale alla stitichezza persistente, fino alla necessità di riequilibrare la flora dopo una terapia antibiotica.

 

 

Il consiglio in più

Per favorire la regolarità intestinale, una buona abitudine è iniziare la giornata con un bicchiere di acqua tiepida o una tisana calda appena svegli: aiuta a “risvegliare” la motilità intestinale. Anche una colazione equilibrata, ricca di fibre (ad esempio yogurt con frutta fresca e fiocchi d’avena, oppure pane integrale con marmellata senza zuccheri aggiunti) fornisce lo stimolo giusto all’intestino.

Andare in bagno al mattino, prima di uscire di casa, non è solo una questione di comfort: aiuta anche a impostare una regolarità che, con il tempo, può diventare un vero “allenamento” per l’intestino. Abituarsi a dedicare sempre lo stesso momento della giornata all’evacuazione, idealmente una volta al giorno, aiuta a regolare i ritmi intestinali, proprio come se fosse una sveglia interna.

🔔 Ricorda: se i disturbi intestinali si protraggono per settimane nonostante questi accorgimenti, è fondamentale rivolgersi al proprio medico di base. Solo un professionista potrà individuare eventuali patologie e indicare la terapia più adatta.

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