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Tamponi rapidi Covid19 sono affidabili? Quando e come farli per ottenere un risultato significativo. I consigli dei farmacisti.

I tamponi non sono tutti uguali e sapere esattamente a cosa servono, quando vanno fatti e che risultati possono dare può essere utile in questo momento in cui la corsa al tampone sta creando lunghe code fuori dalle farmacie.

 

Il tampone antigenico rapido – indicato anche come test rapido COVID-19 – è un’indagine di tipo qualitativo che si basa sulla ricerca nel muco nasale di proteine virali (antigeni) espressi sulla superficie di SARS-CoV-2. In pratica, nel corso del test rapido COVID-19, vengono intercettati, tramite anticorpi policlonali o monoclonali, specifici peptidi della proteina S (Spike) che decora la superficie del virus formando delle protuberanze caratteristiche (facendolo sembrare una corona – da cui il nome “Coronavirus”) o N (nucleocapside) presenti sulla superficie di SARS-CoV-2.

Come si esegue?

La raccolta del campione viene eseguita inserendo un bastoncino simile ad un cotton fioc, sterile e flessibile attraverso ciascuna narice, fino a quando non viene incontrata una leggera resistenza. Segue la lieve e delicata rotazione del tampone, quindi il bastoncino viene estratto e inserito in un apposito contenitore in cui precedentemente è stato versato il liquido reagente. Il risultato è pronto dopo circa 15 minuti.

Per sapere se il test è stato eseguito correttamente dovrà comparire una linea nello spazio di controllo C. Al comparire di questa linea, significa che il test è stato eseguito correttamente. Se alla linea di controllo C dovesse aggiungersi e comparire un’altra linea, indipendentemente dall’intensità del colore rosso, nello spazio contrassegnato con T, significa che il test antigenico ‘fai da te’ ha rilevato tracce del virus ed è perciò positivo. Al contrario, se non comparirà la seconda linea, questo sarà risultato negativo o non valido in caso non compaia alcuna linea o solo la T.

Qualora la carica virale sia bassa, il test potrebbe non riuscire a rilevare l’infezione anche se presente e l’esito potrebbe risultare erroneamente negativo.

Quando bisogna farlo?

Lo scopo del tampone rapido è quello di intercettare in breve tempo chi è contagioso e non lo sa, per evitare l’ulteriore diffusione del coronavirus alle persone suscettibili d’infezione.  Il tampone rapido va fatto:

Per legge, i tamponi rapidi che servono al green pass base sono ritenuti validi 48 ore dal momento dell’esecuzione.

I modelli attualmente in commercio sono molteplici. Uno tra i primi autorizzati dal ministero della Salute è stato il Boson Test antigenico rapido contro Sars-Cov-2, prodotto dalla Xiamen Boson Biotech Co., Ltd, produttrice di altri test antigenici per professionisti e di test sierologici in commercio in Italia.

Lo studio fornito dal produttore che ha confrontato i risultati di questo test fai da te con quelli di un molecolare in 156 campioni, ha restituito risultati veri nel 98,72% dei casi. Se utilizzato all’esordio dei sintomi la sua affidabilità quindi è da considerarsi buona.  I tamponi rapidi autorizzati alla vendita hanno marchio CE (certifica una serie di caratteristiche di produzione e controllo) quindi sono convalidati secondo le normative vigenti, in conformità con quanto stabilito a livello comunitario (UE) e nazionale.

I tamponi rapidi sono utili?

Secondo le autorità sanitarie che lo hanno autorizzato un test che si effettua a casa, ampiamente disponibile, rapido, accurato ed economico, può ridurre la diffusione del virus e aiutare a identificare in tempo i focolai emergenti. Inoltre, la periodicità più frequente con cui si può fare questa analisi consente di intercettare la persona al momento in cui, nella storia naturale della malattia, presenta una carica virale più elevata.

                                                            

I Farmacisti della Farmacia Dahò: Monica A., Alessandro P., MariaGiovanna F., Anna P.

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