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Febbre: cos’è, come misurarla e come abbassarla

Tutto quello che dovresti sapere sulla febbre

Spesso la febbre è considerata una malattia, quando invece è solo un sintomo, un segnale di difesa dell’organismo, che va attentamente osservato. La temperatura corporea, infatti, aumenta in modo improvviso per cause differenti, la maggior parte delle quali innocue. Ci sono però sono delle situazioni cliniche in cui in caso di febbre molto alta o di sintomatologie associate, è bene contattare il medico di base, la guardia medica, il pediatra o affidarsi al pronto soccorso.

Grande attenzione va riservata ai bambini e ai neonati, perché temperature troppo alte potrebbero non essere tollerate dal loro organismo e causare conseguenze anche fatali. Stessa cosa per le persone anziane o affette da patologie.

Scopriamo, allora, cos’è la febbre, quando si manifesta, come misurarla, quali sono gli errori più comuni che commettiamo nella misurazione e cosa fare quando supera i 38°C.

Cos’è la febbre e perché la temperatura del corpo aumenta

Come abbiamo detto in precedenza la febbre è un sintomo che si manifesta con un improvviso aumento della temperatura corporea e fluttuazioni, anche molto diverse tra loro, durante l’arco della giornata. Se queste variazioni sono fisiologiche e dipendono dal metabolismo dell’organismo umano, diversa è la situazione quando la temperatura aumenta in modo improvviso e anomalo, rimanendo più alta del normale per più ore o per più giorni.

Le cause della febbre possono essere diverse:

La febbre si può presentare non solo con un semplice aumento della temperatura, ma, a seconda della causa scatenante, può essere accompagnata da mal di testa, dolori muscolari, brividi, sudorazione, mal di testa, disidratazione, stanchezza. Quando la febbre raggiunge gradi molto elevati si possono anche notare stato di confusione, allucinazioni e persino convulsioni. Altri sintomi correlati sono il mal di gola, la nausea, il vomito, linfonodi gonfi, difficoltà respiratorie, rash cutanei, inappetenza, dolori addominali, senso di oppressione al torace e persino perdita di coscienza.

A cosa serve la febbre

La febbre è una risposta dell’organismo a possibili minacce di agenti patogeni, in caso di attacco di virus e batteri. È il segnale che le difese immunitarie sono attive e stanno difendendo organi e tessuti da un attacco potenzialmente dannoso. La maggior parte degli agenti patogeni, infatti, viene indebolito da temperature superiori a 36°C – 37°C corporei e ucciso a una temperatura prossima ai 40°C. Abbassare la febbre attraverso farmaci antipiretici, di conseguenza, è un’azione da valutare caso per caso.

Come misurare la febbre

Per conoscere la temperatura corporea, si può ricorrere all’uso di termometri. Ne esistono di diversi modelli e tutti molto affidabili: la scelta dipende soprattutto dall’età del paziente che necessita della misurazione. I termometri di ultima generazione forniscono un risultato altamente sicuro, con un grado di precisione di ± 0,1°C. Bisogna però sottolineare che la temperatura corporea varia a seconda della parte del corpo in cui viene rilevata e dal tempo di misurazione.

Quale termometro è più preciso per la misurazione della febbre?

Fino a un decennio fa il termometro più utilizzato era dotato di mercurio, un metallo inserito in un tubicino graduato che al rialzo della temperatura si espandeva fino a indicare la temperatura corporea. I termometri con il mercurio sono stati banditi nel 2009 con un Decreto Ministeriale per l’elevata tossicità e impatto ambientale, e per misurare la febbre si possono trovare in commercio strumenti altrettanto precisi, pratici, sicuri e veloci:

Come misurare la temperatura corporea correttamente?

Fondamentale, oltre alla scelta del termometro più adatto, è anche leggere attentamente le istruzioni d’uso, così da essere certi di aver fatto una rilevazione corretta della temperatura corporea.

Prima della misurazione, qualunque termometro si scelga, è importante lavarsi bene le mani e igienizzare bene lo strumento con acqua e sapone o con alcol, risciacquare e asciugare. Operazione da eseguire anche dopo l’utilizzo e prima di riporlo. Il sistema di utilizzo è diverso a seconda del tipo di misurazione e di termometro:

Dove si misura la febbre, a destra o a sinistra del corpo?

È irrilevante effettuare la misurazione ascellare o timpanica a destra o a sinistra. L’importante è rilevarla sempre dalla stessa parte, perché potrebbero esserci variazioni non indifferenti.

L’informazione in Più: misurare la febbre con il cellulare

Lo sapevi? Se si è fuori casa e non si ha a disposizione un termometro, si può usare anche lo smartphone per misurare la temperatura, tramite app gratuite pensate per Android e iOS per misurare la febbre: la precisione non è altissima, ma sono strumenti che possono dare indicazioni di massima quando c’è la necessità di controllare la temperatura corporea ma non si ha a disposizione un termometro.

Errori più comuni quando si misura la febbre

Ci sono degli errori che potremmo commettere e che potrebbero compromettere la rilevazione della temperatura del corpo. Ecco cosa devi sapere:

A quale temperatura si considera febbre?

La temperatura corporea considerata “normale” varia da persona e persona, anche a seconda dell’età. Solitamente è compresa tra i 36°C e i 37,2°C. Si considera febbre quando la rilevazione supera la soglia fisiologica individuale e, indicativamente, quando la temperatura aumenta al di sopra dei valori normali, cioè oltre i 37,2-37,5°C.

La febbre si classifica a seconda dei gradi rilevati con il termometro. A quale temperatura si inizia ad avere la febbre*? Ecco cosa devi sapere:

Inoltre, la febbre può essere continua (le variazioni di temperatura sono inferiori al grado e la febbre è persistente), remittente (almeno due variazioni sono superiori al grado e non tornano ai valori basali), intermittente (quando sale e scende, tornando normale al mattino), ricorrente (con episodi febbrili che capitano spesso e alternano periodi più o meno lunghi di febbre a periodi più o meno lunghi di temperatura normale).

Quando prendere farmaci in caso di febbre

La febbre nella maggior parte dei casi scompare spontaneamente con il risposo e l’assunzione di molti liquidi. I farmaci antipiretici vanno assunti quando la temperatura è molto alta o gli stati febbrili sono ricorrenti e comportano spossatezza e dolori muscolari e articolari. In questi casi è utile ricorrere a farmaci specifici contenenti paracetamolo: come Tachifludec, usato in caso di raffreddore, influenza e febbre lieve e moderata. Da utilizzare sopra i 12 anni secondo le indicazioni riportate sul foglietto illustrativo o farmaci anti-infiammatori non steroidei, come ibuprofene e acido acetilsalicilico.

Gli antibiotici, invece, vanno assunti solo dopo prescrizione medica e solo quando è presente un’infezione batterica.

Come far scendere naturalmente la febbre

In caso di febbre lieve o durante l’assunzione di antipiretici, è bene tenere presente alcuni rimedi naturali che possono aiutare ad abbassare la febbre e ad affrontare meglio i sintomi correlati:

Quando preoccuparsi e chiamare il medico in caso di febbre

La febbre, essendo un meccanismo di difesa fisiologico dell’organismo umano, non è pericolosa, a meno che non sia troppo alta. Se supera i 40°C o se è sopra i 38°C, ma non si abbassa nonostante farmaci prescritti è bene contattare il proprio medico di base. Maggiore attenzione va riservata a bambini, neonati, anziani soprattutto con patologie, e in caso di sintomi associati che possano destare preoccupazione o apparire anomali. In questo caso, è consigliato recarsi al pronto soccorso.

Hai ancora dubbi sulla febbre e hai bisogno di un consiglio? Contatta i nostri farmacisti. 

*Fonte: Istituto Superiore di Sanità

 

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