Una possibile carenza di ferro è un problema da non sottovalutare assolutamente, perché può causare una serie di disturbi e compromettere la salute dell’organismo. Difficilmente, però, la sintomatologia è individuabile, soprattutto quando si manifesta in forma lieve. Questo anche perché il nostro corpo possiede una ”scorta” (ferritina), utile in caso di improvviso aumentato fabbisogno.
Approfondiamo insieme ai farmacisti Più Medical cos’è esattamente la carenza di ferro e cosa fare per assicurarsi questo prezioso micronutriente.
Cos’è la carenza di ferro e la definizione di anemia
La carenza di ferro si verifica quando i livelli di questo minerale nel sangue sono insufficienti, causando una condizione nota come anemia da carenza di ferro o anemia sideropenica. In pratica, la capacità del sangue di trasportare ossigeno viene compromessa, il che provoca sintomi come affaticamento cronico e mancanza di respiro, anche senza sforzo fisico.
Per diagnosticare la carenza di ferro e l’anemia, è importante riconoscere i sintomi in modo tempestivo così da poter ricevere una diagnosi e un trattamento adeguati dal proprio medico curante.
Le cause e i sintomi della carenza di ferro
L’anemia da carenza di ferro può essere determinata da diversi fattori. Tra i più comuni troviamo: emorragie e sanguinamenti, anche interni, una dieta povera o priva di questo micronutriente, patologie e disturbi che ne provocano uno scarso assorbimento (ad esempio morbo di Crohn, colite ulcerosa, celiachia).
Anche durante la gravidanza e l’allattamento, è comune riscontrare una leggera carenza di ferro, principalmente perché il fabbisogno della donna in attesa aumenta per assicurare lo sviluppo sano del feto. Inoltre, anche alcuni interventi chirurgici possono portare a una ridotta capacità di assorbimento.
Quali sono i segnali di una carenza di ferro di cui dobbiamo tenere conto? All’inizio, la sintomatologia potrebbe essere lieve, ma è possibile notare:
- affaticamento estremo
- debolezza
- mal di testa
- pallore
- irritabilità
- insonnia
- mancanza di respiro
- fiato corto
- dolore al torace
- vertigini
- capogiri
- estremità sempre fredde (mani e piedi)
- perdita di capelli
- unghie fragili o a cucchiaio
- battito cardiaco accelerato
- inappetenza
- formicolii alle gambe
Le conseguenze della carenza di ferro
La carenza di ferro può provocare anemia che, sebbene risolvibile con una corretta alimentazione e l’assunzione di integratori, può avere un impatto significativo sulla qualità della vita. La stanchezza e la sonnolenza possono interferire con le attività quotidiane, rendendo difficile la produttività al lavoro e influendo negativamente sulle relazioni sociali.
Inoltre, un’insufficienza importante di questo micronutriente può compromettere il sistema immunitario, aumentando il rischio di malattie infettive. In caso di gravidanza poi, la carenza di ferro non curata può portare a problematiche come il parto prematuro, il ritardo psico-motorio o un basso peso alla nascita. Nelle persone anziane, invece, può aumentare il rischio di incidenti e problemi cardiovascolari, nonché di deficit cognitivo.
Diagnosi di anemia da carenza di ferro
In caso di sintomi di carenza di ferro, è consigliabile consultare tempestivamente il medico di base per ottenere una valutazione accurata delle condizioni di salute e delle abitudini. Potrebbe essere necessario effettuare ulteriori approfondimenti dopo un’attenta visita medica e anamnesi. Un’opzione comune per la diagnosi della carenza di ferro è rappresentata dalle analisi del sangue, inclusi il conteggio dei globuli rossi, la valutazione dell’emoglobina e dell’ematocrito e gli indici eritrocitari. Inoltre, il medico potrebbe necessitare il consulto di uno specialista in gastroenterologia o ginecologia, soprattutto se si sospetta uno scarso assorbimento di ferro.
La corretta prevenzione all’anemia
Per prevenire l’anemia sideropenica, è essenziale seguire una dieta varia e includere alimenti naturalmente ricchi di ferro.
Esistono due tipi di ferro: il ferro emico, presente nei cibi di origine animale, e il ferro non emico, presente nei cibi di origine vegetale. Il ferro emico viene assorbito in grande quantità e velocemente, mentre il ferro non emico viene assorbito solo per il 10%. Alimenti ricchi di ferro emico includono carne rossa, frutti di mare, crostacei e alcuni pesci. Alimenti ricchi di ferro non emico includono verdure a foglie verdi, fagioli, lenticchie, ceci, tofu e frutta secca.
I prodotti consigliati dai farmacisti Più Medical per sopperire alla carenza di ferro
Se si riscontra una carenza di ferro, è importante rispettare le indicazioni del proprio medico e variare attentamente la propria alimentazione. In alcuni casi, sarà indispensabile integrare con un prodotto specifico: il farmacista Più Medical ti saprà consigliare il migliore in base alle tue esigenze. Eccone alcuni:
- Ferro IBSA, è un integratore a base di ferro e acido folico al gusto limone, che aiuta la formazione di globuli rossi e di emoglobina. Grazie all’ innovativa tecnologia IBSA FilmTec® si scioglie in bocca in pochi secondi senz’acqua. Pratico e super efficace!
- Salus Floradix® è un integratore alimentare di ferro e vitamine B1, vitamina B2, vitamina B6, vitamina B12 e vitamina C; aiuta l’organismo a integrare le riserve di ferro e vitamine. È una risposta naturale alle necessità del nostro organismo di integrare il ferro. Per il suo alto valore vitaminico può essere assunto anche in situazioni di stanchezza e mancanza di energia. Grazie alla sua formula a base di estratti d’erbe e succhi di frutta è facile da digerire, non provoca stitichezza e ha un sapore gradevole. Adatto per i vegetariani, né contiene lattosio né alcool.
- Ferro+, è un integratore in capsule appartenente alla linea Più Medical, formulato con Ferro microincapsulato e vitamina C liposomiale, altamente assorbibili.
- Ferroguna, integratore in pratiche bustine da sciogliere direttamente in bocca, senza acqua, a base di ferro, rame, vitamina C e polpa disidratata del frutto del baobab.
- Sideral Forte, è specialmente indicato in persone che accusano problemi a livello gastrico, che potrebbero causare difficoltà nella digestione di integratori a base di ferro. È formulato per ottenere il massimo assorbimento senza disturbi di altra natura: è a base di Ferro Sucrosomiale (Sideral r.m.) e vitamina C.
Un consiglio in Più
Per aumentare l’assorbimento del ferro, è consigliabile associare agli alimenti precedentemente suggeriti, ulteriori fonti di vitamina C come limoni, pomodori, cavoli, broccoli, peperoni, kiwi e uva.